venerdì 16 dicembre 2016

Brexit, la Ue in pressing su Londra



Il Sole 24 Ore pubblica un articolo in data 16.12.2016 dal titolo estremamente chiaro. Dopo l'esito del referendum e l'arrivo di Theresa May come nuovo primo ministro, quest'ultima ha finalmente dato delle indicazioni temporali per la formalizzazione della richiesta di uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea.

Sono ormai passati quasi sei mesi dall'esito del referendum in data 23 giugno e nel frattempo una battuta di arresto è venuta dalla decisione dell'Alta Corte che ha precisato: "Serve via libera parlamento UK su uscita dalla UE". Ora i restanti 27 stati stanno pensando, in particolare con riferimento alla moneta comune, l'Euro, di introdurre dal 2017 delle limitazioni che potrebbero impedirne la libera trattazione come oggi avviene sulla piazza di Londra.

É di tutta evidenza che una volta fatta la scelta di uscire da parte di un paese, che tra l'altro non ha mai aderito in modo totale ed incondizionalto alla UE, restando in particolare fuori dal sitema monetario comune con il mantenimento della Sterlina e con la mancata adesione all'accordo di Schengen, la messa in atto dell'uscita non si dovrebbe poter differire a piacimento ma dovrebbero esserci regole maggiormente stringenti anche per questa eventualità.